Olive taggiasche: dagli antichi greci alla DOP

23 Marzo 2024

Tipiche del Ponente Ligure, le olive taggiasche devono il loro nome alla cittadina che le vide arrivare in Liguria nell’Alto Medioevo e dalla quale si diffusero nel territorio limitrofo divenendone un simbolo gastronomico.

L'arrivo in Liguria delle olive taggiasche

Oggi conosciuta come un particolare tipo di oliva caratteristica della Liguria, l’oliva taggiasca arrivò a Taggia, piccola cittadina della Provincia di Imperia, ad opera dei monaci benedettini di San Colombano provenienti dal sud della Francia. A quel tempo Taggia era situata nel territorio di un’ampia rete monastica legata all’abbazia di Bobbio e ad altre abbazie tra cui quella di Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo.

Furono proprio questi monaci benedettini che si occuparono dello sviluppo agricolo delle valli situate tra Liguria e Piemonte, attraverso importanti opere di bonifica e recupero. Sempre a loro si deve il ripristino delle vie commerciali, in particolare della via del sale che collegava le due regioni, favorendo non solo la produzione ma anche il commercio di ortaggi, frutta, formaggi, salumi, spezie.

Le origini della coltivazione

Se i monaci furono i protagonisti della diffusione delle olive taggiasche, le origini di questa coltivazione risalgono a ben prima dell’epoca romana. Più o meno intorno al 600 a.C. infatti, furono i greci che abitavano la zona di Marsiglia, in Francia, a introdurre un nuovo metodo di innesto dell’olivo coltivato su quello selvatico, che cresceva spontaneo e in abbondanza lungo le coste mediterranee. Le piante di questa varietà di olive si caratterizzano per il loro sviluppo in altezza, che può arrivare anche a 10 metri.

Il riconoscimento

Piccola, carnosa e scura l’oliva taggiasca si distingue per il suo gusto delicato e fruttato, e la resa inferiore rispetto alle altre coltivazioni, che la rendono molto preziosa. Come le altre olive sono ricche elementi nutrizionali: grassi, vitamine e potassio. Grazie alla sua particolarità l’oliva taggiasca produce un olio extravergine con certificazione d’origine protetta dal 1997: Riviera Ligure DOP.

Gustare le olive taggiasche

Adatta per queste sue caratteristiche ad impreziosire ogni piatto, dal pesce alle carni, la si trova sulle pizze così come nelle gustose insalate estive. Noi abbiamo pensato ad un abbinamento particolare: strozzapreti con ragù di coniglio e olive taggiasche.

Un primo da abbinare a un calice di Lugana Ca’ Dei Frati, un vino di gran corpo, elegante con le sue note balsamiche con sentori di albicocca e mandorla.

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