Un piccolo borgo medioevale situato là, dove il Sesia incontra il Po, nel cuore della Lomellina, racconta un passato avventuroso, una storia che risale alle incursioni saracene della fine del primo millennio, abbazie distrutte e ricostruite, luoghi da abitare, sapori da gustare.
In quel periodo storico definito Alto Medioevo, popolazioni di etnia mista chiamati Saraceni, imperversavano nei paesi affacciati sul Mediterraneo, e dalle zone costiere si spingevano verso l’interno. Dagli stanziamenti nel sud della Francia e in Liguria, partivano così spedizioni che arrivavano fino al confine Svizzero, portando saccheggio e distruzione in molti villaggi e monasteri ben lontani dal mare.
Così, nel 906, alcuni monaci dovettero lasciare l’abbazia di Novalesa, in Val di Susa, importante centro culturale dell’epoca, che venne distrutta durante una di queste incursioni. Ricevuta in dono la corte di Breme, questi monaci fondarono una nuova abbazia, chiamata di San Pietro in Breme. Libera dalle influenze dei signorotti locali, e soggetta solo al Papa, l’abbazia di Breme nei secoli successivi divenne una delle più importanti, non solo d’Italia ma anche d’Europa.
La Cipolla Rossa di Breme
Giunti in una terra particolarmente fertile i monaci si dedicarono alla coltivazione di frutta e ortaggi, e tra questi arriva a noi la Cipolla rossa di Breme, una particolare varietà caratterizzata dal sapore dolce e persistente, talmente unico da aver meritato anche la Denominazione Comunale di Origine, De.C.o., un riconoscimento che conferma il duro e appassionato lavoro di circa una dozzina di produttori che cercano di mantenere inalterate le tecniche di coltivazione di un prodotto così particolare e ricercato.
Le cipolle destinate alla fioritura vengono ancora selezionate manualmente, una per una, anche se le mani che le lavorano non sono più quelle dei monaci ma quelle di uomini e donne che raccontano il forte legame con questa terra. Le piantine ottenute vengono poi messe a dimora nei campi verso il fiume, che le hanno accolte fin dall’inizio della loro storia. Da giugno a settembre si raccolgono le cipolle destinate in buona parte alla famosa sagra locale che si svolge ogni anno nel mese di giugno.
La cipolla di Breme in cucina
La particolare dolcezza che caratterizza questo ortaggio, lo rende perfetto per una varietà di preparazioni in cucina, a partire dalle mostarde fino al gelato. Dall’antipasto al dolce, è apprezzata alla griglia ed è perfetta anche sulle pizze.
Vieni a gustare la sua dolcezza in abbinamento con il saporito tonno, sulla Pizza Ventresca oppure in un’esplosione di sapori con la spianata calabra e il gorgonzola DOP sulla Pizza Speciale. O ancora nel sodalizio Liguria-Piemonte che la vuole abbinata alle olive taggiasche sulla Pizza Unico.